Contributo italiano all'arte e alla cultura brasiliana
Eredità che non deve essere dimenticata
di Edilson Elio Barbosa

   L'uomo nella sua essenza originale, creato ad immagine di Dio, nonostante avendo perso la sua piena condizione dopo la caduta, riportata in Genesi 3, aveva conservato parte della sua capacità creativa e sensibilità estetica per produrre ed ammirare il bello.  
   Fin dall'antichità, il desiderio dell'uomo di utilizzare la sua conoscenza per adornare e decorare i suoi ambienti privati e pubblici con i materiali più vari, è stato presente nella vita quotidiana, conferendo loro un'atmosfera più piacevole ed ancora degna di ammirazione.   Nei registri della costruzione dell'antico tempio di Gerusalemme da parte di Salomone (1000 a.C.), troviamo rapporti sulle elaborate opere d'arte in stoffa, legno, argento, bronzo, oro e pietre preziose, utilizzate in questo progetto, secondo Dio aveva prescritto.   
Nel corso dei secoli, tra altre nazioni, si sono distinti per l'arte, i Greci ed i Romani, ma poche popoli hanno più sedotto l'Occidente e continuano ad esercitare influenza ancora oggi, come l'Impero Romano.    
    L'arte di questo potente impero applicata anche all'architettura, finì per raggiungere  le nazione più lontani del globo, diventando un riferimento e un oggetto di grande fascino.   
    Nel XVII secolo il più grande riconoscimento del Regno di Francia fu il Prix de Rome, assegnato ai suoi migliori artisti sotto forma di borsa di viaggio e studio nell'Accademia Italiana à Roma.
   Con i movimenti di immigrazione ottocenteschi e il desiderio di "fare l'América", insieme á numerose famiglie italiane, molti scultori e pittori si recarono anche negli Stati Uniti, in Argentina ed in Brasile. Questi artisti in cerca di opportunità di lavoro, portavano preziosa esperienza acquisita nelle rigide accademie italiane, permettendo loro di diffondere tale conoscenza, influenzando e producendo in America, una grande quantità di opere d’alto livello e qualità. Soprattutto in Brasile, un'intensa immigrazione dal 1870, era osservata, risultando nelle comunità organizzate à sud e sud-est. È importante ricordare che l'imperatrice del Brasile, Maria Tereza (1822 - 1889), moglie di Dom Pedro II, era napoletana.
   Pittori e scultori hanno trovato un terreno fertile per impiegare questi talenti nella realizzazione di monumenti e opere per i progetti pubblici e servire l'aristocrazia di San Paolo, Rio de Janeiro e Rio Grande do Sul.  Questa eredità che ha creato scuole e ispirato generazioni in Brasile è percepita per la presenza di artisti italiani i più rinomati tra il 1880 e il 1950, come: Eliseu Visconti, incaricato dei dipinti nel teatro Municipale nel Rio de Janeiro, e tra molti altri, Fachinetti, Gustavo Dall'Ara, Parlagrecco, Antonio Rocco, Giuglio Staracci, Dario Mecatti. 
   Inoltre, MASP, il museo più importante dell'America Latina, di architettura modernista, è stato progettato dall'italiana Nina Bo Bardi, il cui marito, Pietro Maria Bardi, è stato direttore di questa istituzione per molti anni.
   Il tempo è passato, ma attraverso l'arte e la cultura si sono incontrati due popoli. Oggi, circa 30 milioni di discendenti italiani vivono sul suolo brasiliano e sono il risultato di questo mix culturale. Intrecciati nei legami di amicizia, rappresentano una ricca eredità che non può essere dimenticata, ma che deve essere preservata e valorizzata negli anni a venire. 

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